Rassegna giurisprudenziale n. 01/2017

06.02.2017 17:03

Sentenza n. 3935 ud. 12/01/2017 - deposito del 27/01/2017     Reati contro l'ordine pubblico     
REATI CONTRO L'ORDINE PUBBLICO - IN GENERE - TRASFERIMENTO FRAUDOLENTO DI VALORI - ARTICOLO 12-QUINQUIES, COMMA PRIMO, D.L. 8 GIUGNO 1992, N. 306, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI IN LEGGE 7 AGOSTO 1992, N. 356 - CONCORSO CON IL DELITTO DI CUI ALL’ART. 648TER1 COD. PEN. - CONFIGURABILITÀ – SUSSISTENZA.

La Seconda Sezione ha affermato che il delitto di trasferimento fraudolento di valori, di cui all’art. 12-quinquies l.n. 356 del 1992 (convertito, con modificazioni, nella legge 7 agosto 1992, n. 356), concorre con il delitto di autoriciclaggio introdotto dall’art. 648-ter1 cod. pen.

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Sentenza n. 2655 ud. 16/09/2016 - deposito del 19/01/2017     Persona giuridica     
RESPONSABILITÀ DA REATO - ENTE COSTITUITOSI AI SENSI DELL’ART. 39 D.LGS. N. 231 DEL 2001 – RICHIESTA DI RIESAME AVVERSO DECRETO DI SEQUESTRO PREVENTIVO – PROPOSIZIONE AD OPERA DI DIFENSORE DIVERSO DA QUELLO INDICATO NELL’ATTO DI COSTITUZIONE – PROCURA SPECIALE – NECESSITÀ – OMESSO INVIO DELL’INFORMAZIONE DI GARANZIA – RILEVANZA - ESCLUSIONE.
In tema di responsabilità da reato delle persone giuridiche, la Seconda sezione della Corte di cassazione ha affermato che è inammissibile, in assenza di procura speciale, la richiesta di riesame di un decreto di sequestro preventivo presentata, nell’interesse di un ente già costituitosi nel procedimento ai sensi dell’art. 39 D.Lgs. n. 231 del 2001, da un difensore diverso da quello indicato nell’atto di costituzione, a nulla rilevando, ai fini della valutazione di ammissibilità del gravame, il fatto che il predetto ente non abbia ricevuto l’informazione di garanzia di cui all’art. 57 del citato D.Lgs. n. 231.

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Sentenza n. 2487 ud. 07/12/2016 - deposito del 18/01/2017     Sicurezza pubblica     
MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI – FERMO – CONDIZIONI PER L’APPLICAZIONE DI MISURE COERCITIVE A SEGUITO DELLA CONVALIDA – INDIVIDUAZIONE.
La Seconda Sezione ha affermato che l’art. 77 D.Lgs. n. 159 del 2011 ha ampliato le ipotesi in cui è possibile procedere a fermo di indiziato di delitto ma non ha introdotto alcuna innovazione rispetto alla disciplina generale riguardante le condizioni necessarie per procedere all’applicazione di misure coercitive a seguito del provvedimento di convalida.

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Sentenza n. 1681 ud. 25/11/2016 - deposito del 13/01/2017     Spese giudiziali in materia penale     
CONDANNA DI PLURALITÀ DI IMPUTATI IN FAVORE DELLA PARTE CIVILE - SOLIDARIETÀ – APPLICABILITÀ – CONDIZIONI.
La Seconda Sezione ha affermato che più imputati possono essere condannati in solido al pagamento delle spese in favore della parte civile costituita nei loro confronti quando vi sia una responsabilità solidale in ordine all’obbligazione dedotta in giudizio ovvero una comunanza di interessi tra loro, ravvisabile anche in base a convergenti atteggiamenti difensivi.

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Sentenza n. 1916 ud. 09/12/2016 - deposito del 16/01/2017     Misure cautelari     
MISURE CAUTELARI - REALI - SEQUESTRO PREVENTIVO - IN GENERE – SEQUESTRO PER EQUIVALENTE - ALIENAZIONE DI COSE CHE POSSONO ALTERARSI – AUTOVETTURA - DEPREZZAMENTO CONSEGUENTE AL TRASCORRERE DEL TEMPO – RILEVANZA.
La Corte di cassazione ha affermato che: Ai fini della alienazione di cose in sequestro che possono alterarsi (art. 260, comma 3, cod. proc. pen.) rileva anche il progressivo intrinseco deprezzamento del bene in ragione del trascorrere del tempo; ne consegue che è legittima la vendita di una autovettura, oggetto di sequestro per equivalente, in quanto funzionale alla ottimizzazione della fruttuosità della misura ablatoria.

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Sentenza n. 1673 ud. 18/10/2016 - deposito del 13/01/2017     Finanze e tributi     
REATO DI CUI ALL’ART. 3 D.LGS. N. 74 DEL 2000 – REGIME FISCALE DEL CONSOLIDATO NAZIONALE- CONFIGURABILITÀ.
La Seconda Sezione ha affermato che è configurabile il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, previsto dall’art. 3 D.Lgs. n. 74 del 2000, anche nell’ambito del regime fiscale del consolidato nazionale, introdotto con il D.Lgs. n. 344 del 2003.

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Sentenza n. 1767 ud. 07/04/2016 - deposito del 16/01/2017     Sicurezza pubblica     
SICUREZZA PUBBLICA - IN GENERE – DASPO AMMINISTRATIVO - CONDOTTA COMMESSA “IN OCCASIONE O A CAUSA DI MANIFESTAZIONI SPORTIVE” – ATTI DI VIOLENZA REALIZZATI ALL’INTERNO DI UN IMPIANTO SPORTIVO MA NON DURANTE L’EFFETTIVO SVOLGIMENTO DELLA MANIFESTAZIONE SPORTIVA – CONFIGURABILITÀ DEI PRESUPPOSTI PER IL DASPO – INDICAZIONE.
La Terza Sezione della Corte di cassazione ha affermato che è legittima l’imposizione da parte del Questore di un provvedimento di DASPO amministrativo, con relative prescrizioni, anche nel caso in cui gli atti di violenza siano stati realizzati non durante l’effettivo svolgimento della manifestazione sportiva, bensì in un momento diverso e non contestuale, a condizione che tali atti siano in rapporto di immediato ed univoco nesso eziologico con essa (nel caso di specie, si trattava di un’aggressione, nei confronti di giocatori ed allenatore di una squadra di calcio, da parte di un gruppo di propri tifosi all’interno dell’impianto sportivo di riferimento, per contestarne il rendimento).

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Sentenza n. 3336 ud. 22/12/2016 - deposito del 23/01/2017     Notificazioni     
INVIO MEDIANTE "PEC" - VALIDITÀ – DECRETO AUTORIZZATIVO - ESPRESSA MENZIONE NELL’ATTO DELLE MODALITÀ DI NOTIFICAZIONE- NECESSITÀ – ESCLUSIONE.
La Quarta sezione della Corte di cassazione ha affermato che ai fini della validità della notificazione a mezzo posta elettronica certificata (c.d. Pec ), non è necessario alcun decreto che la autorizzi, né che il giudice faccia riferimento ad essa nell’atto da notificare (Fattispecie in tema di decreto di citazione in giudizio di appello).

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Sentenza n. 4161 ud. 04/11/2016 - deposito del 27/01/2017     Sicurezza pubblica     
MISURE DI PREVENZIONE - IN GENERE - CONFISCA DI PREVENZIONE – TUTELA DEI TERZI – VERBALE DI ACCERTAMENTO DEI CREDITI – OPPOSIZIONE – MINISTERO DEL DIFENSORE – NECESSITÀ - SUSSISTENZA.
La Quinta Sezione ha affermato, in materia di confisca di prevenzione, che deve essere necessariamente proposta con il ministero del difensore l’opposizione con la quale il terzo contesti, a norma dell’art. 59, comma sesto, d.lgs. n. 159/2011, l’esclusione del proprio credito.

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