Rassegna giurisprudenziale n. 2/2016
1a Sezione - Sentenza n. 44727 ud. 15/07/2016 - deposito del 24/10/2016 Misure cautelari
MISURE CAUTELARI – PERSONALI – DIVIETO DI ESPATRIO – ESIGENZE CAUTELARI - PERICOLO DI REITERAZIONE DEL REATO – APPLICABILITÀ.
Massima: la misura coercitiva del divieto di espatrio può essere applicata anche per il soddisfacimento delle esigenze cautelari relative al pericolo di reiterazione del reato, di cui all’art. 274, lett. c), cod. proc. pen. (Leggi la sentenza)
2a Sezione - Sentenza n. 43666 ud. 08/09/2016 - deposito del 14/10/2016 Misure cautelari
MISURE CAUTELARI - PERSONALI - ESTINZIONE - TERMINE DI DURATA MASSIMA DELLA CUSTODIA CAUTELARE - IN GENERE - UDIENZA PRELIMINARE – ORDINANZA DI TRASMISSIONE DEGLI ATTI AL P.M., AI SENSI DELL’ART. 33-SEXIES COD. PROC. PEN., PER L’EMISSIONE DEL DECRETO DI CITAZIONE DIRETTA A GIUDIZIO - DECORRENZA "EX NOVO" DEI TERMINI DI DURATA MASSIMA - ESCLUSIONE.
In tema di estinzione della custodia cautelare per il decorso dei termini di durata massima, la Seconda sezione della Corte di cassazione ha affermato che I termini stabiliti dall’art. 303, comma 1, lett. a), cod. proc. pen., per la fase che inizia con l'esecuzione della misura cautelare e si conclude con il provvedimento che dispone il giudizio, non decorrono nuovamente qualora, nel corso dell’udienza preliminare, il giudice – ritenendo che per il reato contestato debba procedersi con citazione diretta a giudizio – pronunci ordinanza di trasmissione degli atti al pubblico ministero, ai sensi dell’art. 33-sexies cod. proc. pen., per l’emissione del decreto di citazione. (Leggi la sentenza)
3a Sezione - Sentenza n. 45403 ud. 17/05/2016 - deposito del 27/10/2016 Reati contro la persona
REATI CONTRO LA LIBERTÀ INDIVIDUALE - VIOLENZA SESSUALE – AGGRAVANTE DI CUI ALL’ART.61 N.11 QUINQUIES COD.PEN. – MINORE CHE HA ASSISTITO AL FATTO – LEGITTIMAZIONE ALLA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE E ALL’IMPUGNAZIONE – SUSSISTENZA.
Nei delitti di violenza sessuale aggravati ai sensi dell’art. 61 n. 11 quinquies cod.pen., il minore che ha assistito al fatto delittuoso riveste la qualifica di persona offesa ed è, pertanto, legittimato alla costituzione di parte civile ed all’ impugnazione della sentenza. (Leggi la sentenza)
Sentenza n. 42577 ud. 20/07/2016 - deposito del 07/10/2016 Impugnazioni
APPELLO - COGNIZIONE DEL GIUDICE D'APPELLO - DIVIETO DI "REFORMATIO IN PEIUS" - DIVERSA QUALIFICAZIONE GIURIDICA DEL FATTO DA PARTE DEL GIUDICE DI APPELLO – REATO PROCEDIBILE DI UFFICIO IN LUOGO DI ALTRO PROCEDIBILE A QUERELA - VIOLAZIONE DEL DIVIETO - SUSSISTENZA.
In assenza di impugnazione da parte del pubblico ministero, viola il divieto di “reformatio in peius” la diversa qualificazione giuridica del fatto da parte del giudice del gravame, qualora a ciò consegua la configurazione di un delitto procedibile di ufficio, escluso dal primo giudice, in luogo di uno procedibile a querela. (Leggi la sentenza)
SEZIONI UNITE - Sentenza n. 41432 ud. 21/07/2016 - deposito del 03/10/2016 Difesa e Difensori
DIFESA E DIFENSORI - IN GENERE – IMPEDIMENTO A COMPARIRE DOVUTO A SERIE RAGIONI DI SALUTE O AD ALTRO EVENTO NON PREVEDIBILE – RICHIESTA DI RINVIO DELL’UDIENZA - PROCEDIMENTO CAMERALE IN APPELLO – RIGETTO – ILLEGITTIMITÀ - RAGIONI.
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affermato che è illegittimo il provvedimento di rigetto dell’istanza di rinvio dell’udienza per impedimento del difensore, dovuto a serie ragioni di salute o ad altro evento non prevedibile, né evitabile, se motivato con esclusivo riguardo alla mancata nomina di un sostituto processuale o all’omessa indicazione delle ragioni dell’impossibilità di procedervi (Il principio è stato enunciato in relazione al giudizio camerale di appello, conseguente a processo di primo grado celebrato con rito abbreviato). (Leggi la sentenza)