Reformatio in peius in appello: necessario rinnovare l'istruttoria dibattimentale!
Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 47793/15
Con la sentenza che qui di seguito si allega, la Corte di Cassazione è nuovamente tornata sul tema della reformatio in peius in secondo grado, a seguito di appello del Pubblico Ministero.
La Suprema Corte, accogliendo i principi espressi dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo in materia di giusto processo, ha ribadito che, quando si tratta di valutare l'attendibilità delle testimonianze rese in primo grado, ritenute rilevanti e decisive per ribaltare l'esito della sentenza emessa dal giudice di prime cure, la Corte d'Appello deve necessariamente procedere ad un nuovo esame dei testimoni, in ossequio ai principi propri di un processo di tipo accusatorio.
Secondo i Giudici di legittimità, infatti, per potere adeguatamente dissentire dal giudizio di inattendibilità espresso in primo grado senza incorrere nel vizio di motivazione, era necessario l'esame diretto anche da parte dei giudici di appello dei testimoni. È proprio in ordine a questo specifico punto non può che convenirsi con i giudici di Strasburgo sulla particolare delicatezza e complessità del compito affidato al giudice chiamato a valutare l'attendibilità di un testimone; a ciò consegue che, in aderenza ai principi propri del rito accusatorio, quanto meno in linea generale e con le previste eccezioni, per potere adeguatamente esprimere detto giudizio è indispensabile l'esame diretto delle fonti di prova orale da parte del giudice dello stesso chiamato a valutarne l'attendibilità, non essendo a tal fine sufficiente la mera lettura dei verbali delle dichiarazioni raccolte da altro giudice.
Clicca qui per il download della sentenza.
Avv. Giuseppe Di Palo